Matematica - L'intensità di corrente

La corrente elettrica è definita come un moto approssimativamente ordinato di cariche (generato da una differenza di potenziale), la cui intensità è definita come la quantità di carica che attraversa un conduttore nell’unità tempo. Per una convenzione stabilità da B. Franklin, nonostante siano gli elettroni (cariche negative) a muoversi nei conduttori, il verso della corrente è quello delle cariche positive. Per stabilire dunque il vero verso di una corrente bisogna tenere presente che è quello opposto al verso del moto degli elettroni di conduzione.





Si definisce intensità di corrente la quantità di carica che attraversa una certa sezione di un conduttore nell'unità di tempo. Conoscendo la funzione q(t) che lega la quantità di carica al tempo, per ottenere l'intensità di corrente media basta calcolare il rapporto tra la carica ∆q che attraversa un conduttore in una variazione di tempo ∆t, e ∆t stesso.


im è il rapporto incrementale della quantità di carica considerata come funziona del tempo. L’intensità della corrente elettrica che circola nel conduttore all'istante t è quindi il limite di tale valore al tendere a zero di ∆t, ossia calcolando la derivata della funzione q(t).


L’unità di misura della grandezza fisica intensità di corrente elettrica è l’ampère, unità fondamentale del Sistema Internazionale e definito come coulomb al secondo (C/s). Bisogna infine tenere presente che nonostante l'intensità di corrente possegga un verso essa è una grandezza scalare e non vettoriale.

Risoluzione dei circuiti con i principi di Kirchhoff 

Per risolvere i circuiti, si utilizzano i due principi di Kirchhoff in associazione alla prima Legge di Ohm:
 
R = V / I 
    
 
I° principio di Kirchhoff (ai nodi) 

La somma delle correnti entranti in un nodo è uguale alla somma delle correnti uscenti cioè: la somma algebrica delle correnti che interessano un nodo è uguale a zero.
 
II° principio di Kirchhoff (alle maglie) 

La somma algebrica delle forze elettromotrici (f.e.m.:i generatori) e delle cadute di tensione (c.d.t: le differenze di potenziale ai capi di ogni singola resistenza) che si incontrano in una maglia è uguale a zero.
 
 

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